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Italiana permette di riscoprire un corpus di bozzetti e racconti brevi della nostra letteratura per la maggior parte dimenticati – perché spesso nascosti nel pulviscolare mondo delle riviste e dell’editoria di seconda o terza linea – tra cui l’affascinante testo di Giuseppe Fanciulli il cui protagonista può essere giustamente definito il Bonnard italiano. In questo caso, si tratta di una presenza inaspettata tra tutti i personaggi notevoli della nostra narrativa e che nulla ha da invidiare al celebre e celebrato prototipo delittuoso del France, se non la data di pubblicazione. Analogamente, la fantastica novella gotica di Carlo Dadone testimonia quanto la possibilità di scatenare un crimine possa dipendere dal rinvenimento o meno di un antico manoscritto autografo in volgare. D’altronde è notorio che la passione per i vecchi libri può sfociare persino nell’irragionevolezza e nella malvagità bibliomane. Con Italiana si sono ristampati testi poco, o per nulla noti della nostra letteratura Otto/Novecentesca dedicati al mondo del libro e della bibliofilia. In tal modo è stato possibile riscoprire prose minime e rare per comporre un florilegio letterario in grado di incuriosire il lettore. Una raccolta che, con naturalezza, è indirizzata a tutti coloro che si riconoscono nella definizione dannunziana di feroci ricercatori di libri, nonché a quegli accaniti lettori di eleganti e raffinate prelibatezze letterarie nostrane.
Prose e racconti di: Filippo Pananti, Carlo De Cesare, Luigi Toccagni, Giovanni Materni, Marco Monnier, Giovanni Verga, Edmondo de Amicis,
Vincenzo Caressa, Diego Angeli, Carlo Dadone, Adolfo Albertazzi, Giuseppe Fanciulli, Maria Luisa Fiumi-Petrangeli, Guillermo Estrella, Mario Pilo, Lina Schwarz, Dino Provenzal, Francesco Carli, Luigi Santucci .