Gianbattista Beltrani – LA TIPOGRAFIA ROMANA DIRETTA DA PAOLO MANUZIO (1877)
€22.00
Brossura 14,5×20,5 cm
52 pagine
cura e postfazione di massimo gatta
tiratura di 25 copie numerate
Paolo Manuzio era stato, dal 1533, alla guida della tipografia veneziana all’insegna dell’àncora e del delfino, dopo che dal 1515, all’indomani della morte di Aldo, essa era stata diretta dal nonno materno Andrea Torresani. Dal 1558 l’attrattiva romana andava acquistando per lui sempre più spessore; proprio in quell’anno, infatti, ebbe contatti col pontefice Paolo IV, come lui stesso scrisse in una lettera al fratello. Ma alla fine non se ne fece nulla. L’anno successivo però, alla morte del pontefice e con l’ascesa al soglio pontificio del nuovo papa Pio IV (il cardinale Giovanni Angelo Medici di Marignano), letterato e protettore di letterati, a Manuzio sembrò essere giunta l’occasione giusta per un trasferimento nella Roma controriformista, che proprio in quegli anni (il Concilio di Trento era iniziato nel 1545 e si sarebbe protratto, tra alterne vicende, fino al 1563, con ben 5 papi a succedersi) stava attuando una serie di strategie, non ultime di sapore tipografico/editoriale, per contrastare la riforma protestante luterana.