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Benedetto Croce – STAMPATORI E LIBRAI A NAPOLI – nella prima metà del settecento

€15.00

ISBN 9788895844091
Formato 13×20,5
Brossura con alette
170 pagine

a cura di Massimo Gatta
introduzione di Alberto Cadioli
e uno scritto di Luciano Canfora

Gli scritti qui raccolti sotto il nome di Benedetto Croce, sebbene anche di autori diversi, sono tra loro legati da numerose possibili combinazioni, e lo stesso curatore ne indica alcune nel suo ampio saggio finale, intitolato “Noi cominciammo per diletto”. Il filosofo e il libraio antiquario tra stampatori e antichi volumi. Il punto di riferimento è comunque sempre il testo che dà il titolo al volume, Stampatori e librai in Napoli nella prima metà del Settecento, del 1892, che permette di estendere le osservazioni dalla figura di Croce alla storia della stampa a Napoli, al lavoro tipografico, al collezionismo librario. Del valore dei due testi crociani – oltre al più ampio Stampatori e librai in Napoli nella prima metà del Settecento il “piccolo articolo” (per usare la definizione dello stesso autore) Uno sciopero di tipografi in Napoli nell’aprile del 1848 (del 1948) – e del significato di quelli a loro accostati, dice bene Massimo Gatta, quando, nell’incipit del suo scritto, sottolinea che l’arco temporale della pubblicazione di queste pagine “indica chiaramente che l’interesse crociano per tematiche tipografico-editoriali e bibiografiche, era profondo, centrale e scandiva, ritmandola in maniera latente, la sua quotidianità di uomo, di studioso, di erudito, di bibliofilo”.
Da parte sua, introducendo la raccolta Curiosità storiche, del 1919, nella quale ripubblica Stampatori e librai napoletani [così al posto di in Napoli] nella prima metà del Settecento, Croce parlava di scritti “tenui”, che tuttavia, offrivano “notizie che non si trovano altrove”.