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“Art-isteria”. Collana curata da Giuseppe Tronconi e Alberto Brambilla, con la collaborazione di Loretta Grandi.
Nata per caso, intorno ad una tavola imbandita, “Art-isteria” è una collana di testi di varia lunghezza e di temi diversi che hanno però un denominatore comune, ossia il rapporto – liquido ed imprevedibile – tra scritture e arti.
Curati nella grafica e nella confezione, stampati a bassissima tiratura, si rivolgono a un pubblico scelto, amante della lentezza artigianale, e sperimentalismo e della contaminazione.

Formato 12,8×20,5 cm
Brossura con alette
76 pagine

Fulvio Peletti, ex bancario – come l’indimenticabile Giuseppe Pontiggia da me conosciuto grazie all’amico comune Carlo Annoni – avido lettore e finissimo conoscitore di musiche barocche, nonché egli stesso esecutore vocale delle medesime (e qui si impone invece l’esempio di Montale). Non sono queste mere notizie biografiche, piuttosto chiavi di lettura dei versi di Peletti, dove appunto la ricerca musicale, sia pure impostata su registri e toni diversi, secondo la diversa ispirazione dei testi (che, si badi bene, coprono un arco cronologico ultradecennale) risulta un fattore decisivo.