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Anna Modena – L’INTELLIGENZA SEGRETA Comisso tra amici, librai e poeti – ed. limitata

€50.00

Formato 13×20,5
Brossura con alette
200 pagine

tiratura limitata di 15 copie numerate e fitmate dall’autore, con sovracopertina

prefazione di Nico Naldini
con uno scritto di Massimo Gatta

Questo libro insegue lo scrittore Giovanni Comisso in alcuni mondi che gli furono congeniali tra librerie e piccole case editrici, tra Milano, Treviso, e un po’ anche Napoli. Lo insegue, tenendolo come figura unificatrice, e quasi fil rouge, nel far emergere alcuni protagonisti, più o meno nell’ombra, di varie vicende culturali. Sono Enrico Somaré, direttore della rivista “L’Esame”, il principe dei librai antiquari Gaspare Casella, grande anfitrione e editore selezionato, Gino Scarpa, redattore capo dell’«Ambrosiano»; letterato, bibliofilo, gran conversatore notturno, Ciro Cristofoletti, pittore scrittore, direttore della libreria Canova di Treviso. La storia dei loro progetti, delle edizioni che hanno realizzato, a Milano col grande editore Giulio Preda, a Treviso come a Napoli è anche storia del Novecento italiano nella comune passione letteraria.

I personaggi elencati, quelli del quartetto e gli altri colti nell’orbita della Libreria di Ciro, Anna, con un distacco di tre o quattro generazioni, non ha potuto conoscerli; qualche ricordo è scivolato per lei fuori dalla mia memoria. Ma Anna sa che le testimonianze basate sui ricordi sono spesso inaffidabili. La rapsodia dei ricordi tende a sfilacciarsi al contrario, a pietrificarsi in alcuni miti. Sparite le componenti più segrete dell’esistenza. È il momento che attendeva perchè adesso è la filologia che muove le cose; con un’infinità di raffronti e di intrecci. Ciro dietro una battuta occasionale rivela un’intelligenza vivissima; il medico milionario De Gironcoli la malinconia che permea la sua immaginazione; Comisso la felicità dei sensi, soprattutto del piacere che si trova solo a descriverlo; mentre Gino Scarpa nel suo esilio rivela un ego tramortito. Anna si muove tra queste figure e ora le conosce meglio di noi che credevamo troppo alla suggestione dei ricordi.