Pablo Echaurren – NEL PAESE DEI BIBLIOFAGI – giornale di bordo di un collezionista futurista – ed. limitata
€50.00
Formato 13×20,5
220 pagine
a cura di Massimo Gatta
prefazione di Enrico Sturani
e uno scritto di Annette Baugirard
Due sono gli elementi distintivi di Pablo Echaurren sotto il profilo di collezionista di libri futuristi: la ‘filia’ portata al limite della passione feticistica e vissuta in modo viscerale e quindi in modo esclusivo e la definizione rigorosamente filologica del campo di ricerca. Solitamente la recensione di un saggio è una sorta di braccio di ferro in cui si esibisce il proprio bicipite, salvo cavallerescamente ammettere che l’autore ce l’ha più duro. Io vorrei invece dichiarare la mia totale alienità a questo campo di prove, mostrare che la mia pochezza è tale che spero solo di non disgustare il lettore bibliofilo.
Pablo Echaurren (Roma, 1951), infaticabile archivista di libri, manifesti e documenti futuristi, che condivide con la moglie Claudia Salaris, dal 1977 indaga, e draga, l’universo futurista in tutte le sue possibili declinazioni, avendo così costituito una tra le maggiori collezioni private al mondo. Inutile elencare tutti i suoi libri, che si diramano in molteplici direzioni. Ricordiamo solo Caffeina d’Europa. Vita di F.T. Marinetti (Editori del Grifo, 1988), Parole ribelli. ’68 e dintorni (Stampa Alternativa, 1998), Compagni (Bollati Boringhieri, 1998), Controcultura in Italia 1967-1977. Viaggio nell’underground, con Claudia Salaris (Bollati Boringhieri, 1999), Diario culinario (Liberal Libri, 1999), Vite di poeti. Campana, Majakovkij, Pound (Bollati Boringhieri, 2000), Futurcollezionismo (Sylvestre Bonnard, 2002), Chiamatemi Pablo Ramone (Fernandel, 2006), Terra di Siena (Fernandel, 2007). Vive e lavora a Roma.
Esaurito