COP La biblioteca di Giotti

Simone Volpato – Marco Menato – LA BIBLIOTECA DI VIRGILIO GIOTTI E IL SUO SODALIZIO CON LA LIBRERIA DI UMBERTO SABA – ePub

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Nel panorama della letteratura italiana il sodalizio umano e professionale tra due poeti come Umberto Saba e Virgilio Giotti non ha eguali. In tredici anni di assidua frequentazione, tra il 1919 e il 1932, questo duo, così diverso per temperamento, crea una delle più stupefacenti private press del Novecento, pubblicando a stampa, manoscritti o dattiloscritti una serie di plaquette, consci dell’estremo valore filologico e della rarità. Si divertono come fanciulli a produrre giocattoli librari, uno scegliendo le poesie e battendole a macchina, l’altro creando legature speciali, tutto sotto il segno di Bodoni, il loro maestro spirituale. Giocano, a Trieste, circondati da altri personaggi come Svevo, Bazlen, Stuparich, Romanellis, Pittoni. Libri e carte passano di mano in mano, dal Caffè Walter alla Libreria antiquaria di Saba e da questa nella piccola biblioteca di Giotti. Ebbene, cosa leggeva il grande poeta dialettale tra Firenze e Trieste? E come commentava le opere ricevute in dono, da Sandro Penna a Diego Valeri, da Stuparich a Quasimodo? E perché Bazlen lo definì il suo unico poeta? Partendo da una serie di nessi, che il lettore man mano avvertirà, tra la bibliotechina di Giotti e la Libreria di Saba, Simone Volpato e Marco Menato, due studiosi di bibliografia con aperture letterarie, disegnano una geografia libraria ed umana di cui poco si conosceva. Ancora una volta queste azioni si svolgono a Trieste, la quale, come direbbe Giampiero Mughini, fu capitale dell’anima moderna.

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