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con una riflessione di Maria Gioia Tavoni
a cura di Maria Haps

La casa editrice Biblohaus nasce a Macerata nel 2008 con l’intento di diffondere la cultura editoriale e bibliografica, ma anche di dedicarsi alla letteratura tipografica e bibliotecaria, al mondo dei caratteri di stampa, alla storia e cultura della carta. Un tentativo per mantenere vivo il discorso sul libro cartaceo tanto compromesso, negli ultimi anni, da una martellante quanto ingenua campagna a favore del libro e dell’informazione elettroniche, quasi che l’uno potesse sostituire l’altro e non, come sarebbe più giusto e utile, l’uno convivere proficuamente insieme all’altro. Lo stesso nome scelto, Biblohaus, contiene in sé una sorta di programma. Si compone, infatti, delle parole Biblo, dal nome dell’antico porto fenicio che fu, nell’antichità, il maggiore punto di snodo del commercio del papiro, e Haus, “casa” in tedesco. Insieme i due termini tendono quindi a significare casa del papiro, cioè della cultura scritta ma anche della cultura materiale cartacea; e l’idea di Biblo come porto, ma anche come rifugio durante le tempeste, apre ad ulteriori significati e prospettive simboliche: il viaggio, l’avventura, la cura, la protezione, l’attenzione, tutto declinato in favore del libro cartaceo e della ricerca saggistica in ambito bibliografico, biblioteconomico, bibliotecario, bibliofilo.
Maria Haps